I disordini cranio-cervico-mandibolari
Cefalea, dolore cervicale, vertigini, acufeni, ovattamento auricolare, dolori alle braccia, scrosci mandibolari, bruxismo, squilibri della postura con dolore e rigidità di schiena e gambe, annebbiamenti visivi, insonnia, difficoltà a deglutire, formicolii. Con alcuni o tutti questi sintomi possono presentarsi i disordini cranio-cervico-mandibolari, cioè la sofferenza della colonna vertebrale e della postura secondaria a malocclusioni dei denti o a cattivo funzionamento delle articolazioni temporomandibolari.
Queste condizioni possono creare problemi anche gravi come ernie cervicali o discoartrosi precoce. Purtroppo, la varietà dei sintomi porta a non riconoscere non facilmente queste condizioni, per cui molti pazienti girano per anni vari specialisti (neurologi, fisiatri, otorini etc) e fanno vari tipi di cure cure senza risultati.
Il gnatologo è specialista delle corrette relazioni tra arcate dentali, articolazioni temporo-mandibolari e muscoli cranio-cervicali, per la diagnosi e il trattamento di queste condizioni. Può avvalersi anche dell’esame elettromiografico (EMG stomatognatica) come approfondimento importante per la diagnosi e la cura di queste patologie.
La Placca di riposizionamento mandibolare (PRM)
È un apparecchio ortodontico in grado di ricollocare nella corretta posizione le articolazioni temporo-mandibolari e di riequilibrare i rapporti neuro-funzionali tra occlusione e colonna vertebrale. A differenza dei comuni “bite” la PRM viene costruita dopo accurate misurazioni strumentali che definiscono la posizione di partenza e quella di ripristino fisiologico della mandibola. L’intervento è multidisciplinare, abbinato ad un trattamento manuale e rieducativo della colonna vertebrale.
L’Elettromiografia stomatognatica
L’ EMG stomatognatica è un esame molto importante perché consente di diagnosticare le tensioni muscolari anomale che si verificano nei disordini dell’articolazione temporo-mandibolare. Le tensioni dei muscoli cranici e cervicali possono determinare cefalea, cervicalgia e vertigini e sono una possibile concausa di ernia cervicale.